LAUDATO SI SAN GIOVANNI ROTONDO SU "LAUDATE DEUM": "TEMA AMBIENTALE IMPORTANTE E URGENTE"




In occasione della pubblicazione della nuova enciclica di Papa Francesco "Laudate Deum" abbiamo intervistato Maria Stella Alemanno, presidente della Comunità Laudato Sì San Giovanni Rotondo. 


La comunità come ha reagito alla notizia della pubblicazione dell’enciclica "Laudate deum"? 


“Certamente la reazione è stata duplice: da una parte siamo contenti che il Papa continui a richiamare l’attenzione sui temi dell’ambiente, d’altra parte però questo vuol dire che si tratta di argomenti scottanti e urgenti, lui stesso per la prima volta in Laudate Deum parla in tono preoccupato del punto di rottura a cui il mondo sta giungendo”. 


Il papa dopo otto anni dal primo documento ha avvertito la necessità di pubblicare un aggiornamento della Laudato Sì. Secondo voi perchè?


“Come dicevamo prima, a distanza di otto anni, gli uomini di potere, le istituzioni e neanche i semplici cittadini sembrano aver compreso a pieno cosa vuol dire la crisi climatica e quanto possono essere devastanti e globali le sue conseguenze. D’altra parte sentiamo dire da parte di alcuni che la situazione non è poi così grave, che tifoni e uragani ci sono sempre stati, che la gente viene in Europa per trovare migliori condizioni di vita in generale e non perché scappa da guerre e violenze, i negazionisti sono all’opera con l’unico effetto di creare confusione e incentivare atteggiamenti di indifferenza oppure di staticità, demandando ogni decisione alla politica. Il Papa interviene per ribadire la gravità del problema, l’importanza delle istituzioni, ma anche la presa di coscienza da parte di tutti”. 


Che cosa significa essere Laudato Sì? 


“È un modo di essere, uno stile di vita che coinvolge atteggiamenti esterni che partono però da una convinzione interiore o meglio da una conversione ecologica che porta, al di là del proprio credo religioso, a considerarsi parte della terra e non in una posizione di dominio e di sfruttamento nei riguardi né delle persone, né dell’ambiente. È chiedersi in continuazione: “Come posso fare per avere rispetto per l’altro, riconoscendogli un valore proprio, al di là se mi è utile personalmente o no?” sia esso un uomo, un animale o una pianta, ovviamente con le dovute differenze!”


È possibile educare il mondo a rispettare l’ecologia integrale? Da chi bisogna partire?


“Certamente! È il ruolo delle Comunità Laudato sì! Piccoli passi possibili, partendo dai più piccoli, quindi nelle scuole con progetti non solo di educazione ambientale, ma molto più allargati, insegnando il concetto di cura e di custodia, ma anche di responsabilità”. 



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